L’attesa

L’attesa di Iris De Pascale

“l’attesa attenua le passioni mediocri e aumenta le grandi”

 

Anno di produzione: 2018

 

Medum: Pittura

 

Tecnica: Tecnica mista

 

Dimensioni: 66×86 cm (Con cornice)

 

Artista: Antonella Iris de Pascale

 

presente nel catalogo “Frascati in Arte” Edito da Gutenberg Edizioni (novembre 2022)

 

Nota dell’artista (Antonella Iris de Pascale):

 

Lei attende lui, fremente d’amore “l’attesa attenua le passioni mediocri e aumenta le grandi”, Le sue scarpette sono pronte e la sua camelia bianca, tra poco uscirà con il suo lui, andranno a ballare nella loro amata balera, ma quella sera, lui avrà altro per la mente.

 

Di lei rimangono solo quelle scarpette nere, in attesa di essere indossate, perché la furia distrugge tutti i sogni ed desideri di lei.

 

Nota del gallerista e curatore (Alessandro Giansanti):

 

La De Pascale con la sua consueta tecnica, mescola ricordi e sensazioni in un turbinio di immagini; la tecnica mista (fotografica e pittorica), narra il racconto tragico di una serata qualunque che diventa scena al quale fin troppo assistiamo, la sera sui telegiornali.

Infatti l’amore diviene rabbia che tutto consuma, gelosia che ogni cosa fagocita..

Daltronde la violenza viene narrata tramite il contrasto di immagini delicate e colori tenui, sembra quasi sussurrare la composizione che eppur qualcosa non va, proprio quell’attesa, soggetto del quadro, diviene monumento e monito.

 

Pubblicato in collaborazione con Agarte Fucina delle arti

 

l'attesaL’attuale lavoro e progetto artistico di Antonella Iris de Pascale è costituito da una ricerca tecnica focalizzata sulla scelta di modalità operative che vanno dalla fotografia alla pittura.

Le composizioni, in uno scenario sospeso tra reale e surreale, suggeriscono ricordi ed immagini dei trascorsi vissuti dall’artista che come in un libero flusso di pensieri riesce a narrare le emozioni più recondite.

La tecnica impiegata crea un mixed media unico nel suo genere e che ben si adatta alle visuali di un’artista dalla narrazione ricercata e particolareggiata; le fotografie, rielaborate sia in maniera digitale che manuale, vengono mescolate ad un approccio più tradizionale e manuale con l’ausilio di medium pittorici.

I soggetti sono luoghi onirici, vedute realistiche e atmosfere ricercate che Antonella scompone per poter poi ricomporre in quell’unicità che è il quadro finale.